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30 dicembre 2016

Sono Arrivata alla Dodicesima! (12 Tag 2016 - Dicembre)

15 commenti:
È incredibile.
Ho completato la Dodicesima Tag (3 minuti fa) e un anno è trascorso.

Non temete, non inizierò a sciorinare la sfilza di ovvietà e frasi fatte, ma sul serio: per me è volato.

Ripenso con vergogna alla Prima Tag di Gennaio, con la quale ho iniziato la mia partecipazione a questo progetto e mi rendo conto che in questi dodici mesi ho imparato tantissimo.
E provo un sentimento contrastante nel rendermi conto che c'è ancora un sacco da apprendere; se da una parte questo mi riempie di entusiasmo, dall'altra temo il tracollo delle mie finanze.

Mi sento di dire ora che parteciperò (se ci sarà) anche alle 12 Tag del 2017 e comunque continuerò a studiare, perché di materiale ne ho trovato parecchio.
Ho persino iniziato a replicare le Tag delle passate edizioni (il che mi ha portato a scoprire nuove tecniche e accostamenti inusuali).

Arrivo sempre a pubblicare alla fine del mese.
Questa è una abitudine che vorrei perdere il prossimo anno.
E me la metto come proposito.
Insieme ad altri che vi racconterò a gennaio (sono pochi, pochi. Bastano le dita di una mano).

Ma ora ecco la mia ultima Tag del 2016.
A costo di peccare di presunzione vi dirò che mi piace; ho utilizzato la fustella Holiday Wreath (#658264) arricchita con altri dettagli realizzati con il punch Holly e la thinlits Holiday Greens, Mini
(#661597)
. Devo dire che ho sempre detestato le thinlits, ma quelle di Tim Holtz hanno un loro bel perché.
Adoro come riempiono di dettagli senza appesantire l'insieme.


La Tag Originale la potete vedere nel Blog di Tim Holtz.
Ovviamente la mia è una "libera interpretazione".
Della tecnica shadowpress non ho alba (possiedo la base per averla acquistata ai saldi Sizzix, ma non sono ancora riuscita a trovare i debossing folder per utilizzarla.
Ma non credo che nessuno si sconvolgerà di questo fatto (sarà un acquisto del prossimo anno insieme al foil).
Ho usato quindi una fustella che mi piace moltissimo (in effetti una che non mi piace non l'ho ancora individuata) e precisamente la Handwritten Wish (#660984).


La Tag arriva un po' in ritardo, Natale è passato da circa una settimana... ma concedetemela visto che l'ho ideata e iniziata qualche giorno prima della Vigilia, ed ero al culmine della mia attività di Elfo Impacchettatore.

Questo è il mio ultimo post del 2016.
Nel 2017 ci sarà qualche bella novità, che però non vi anticipo perché sono carognetta inside.
State sintonizzate e tanti auguri per domani sera.
Vi auguro di trascorrere dei bei momenti facendo quello che vi piace e con chi vi piace.

Noi dopo cena giocheremo a Tombola, come abbiamo fatto a Natale.
Edoardo estrae i numeri e li chiama, e ride come un matto quando vede le figure.
Ho preso quella con i numeri della Smorfia Napoletana. quindi vi lascio immaginare...

 
 12 Tag 2016

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29 novembre 2016

C'erano Una Volta i Trasferelli (12 Tag 2016 - Novembre)

10 commenti:
e io li adoravo!

Ve li ricordate?
Li vendevano non solo nelle cartolerie ma anche in edicola.

Il mercoledì usciva Topolino e, se ero stata brava e/o fortunata, riuscivo a portare a casa anche una busta di trasferelli, ovvero quei foglietti di plastica trasparente pieni di disegni a tema che si potevano applicare un po' ovunque calcando con il fondo della Bic (che era tondo) o con la punta di un pastello (ma in questo caso bisognava fare attenzione a non bucare il foglietto per la troppa pressione concentrata).
E bisognava essere cauti anche nello staccare la pellicola di protezione e non avere troppa fretta di alzare la plastichina visto che qualche pezzettino (di solito fondamentale) poteva non staccarsi completamente e rovinare tutta l'opera d'arte!

Bene, ieri ho provato la stessa emozione.
Compresa la fretta di alzare troppo presto la plastichina!

La Tag di Novembre che vi vado a mostrare è una tra quelle che preferisco nelle realizzate fino ad ora.
Mi piace soprattutto l'effetto di questa tecnica, e ora inizierà la mia caccia ai trasferelli per capire se anche i "parenti poveri" dei rub-on funzionano.


Il Remix proposto a novembre ha unito Remnant Rub Resist e Dimensional Coloring.

Essendo sprovvista di gran parte del materiale (tanto per cambiare) ho fatto di testa mia e mi sono lasciata alle spalle la stagione autunnale (anche se ne ho mantenuto i colori) proiettandomi verso le feste di Natale (sarà l'influenza delle 12 tag di Dicembre?).


Dopo aver portato i "trasferelli" sulla tag (perdonatemi ma io continuerò a chiamarli così) ho steso del Distress Paint Antique Bronze. Il risultato mi piace un sacco.
Ovviamente non avevo il sughero e ho utilizzato della paglia intrecciata (la copertina degli inviti al mio matrimonio. Sono passati 10 anni ma ne ho ancora) che ho tagliato con la fustella magnetica Noel (#657494), perché di fatto non ho nemmeno le thinlits con le letterine. Accidenti a me!

I ferma campioni, che in origine erano color argento, sono si sono "magicamente" dorati grazie all'inchiostro Mixative (mai più senza!).
Nella scritta "own your dreams" potete vedere il tentativo di recupero di un pezzetto della letterina "d" rimasto sulla plastichina.

Il timbro che ho utilizzato (tre timbrate colorate e ritagliate per dare dimensionalità) fa parte del set Tree Blueprint (#659379).
Non ho mai usato le fustelline che lo compongono perché taglio a mano.

Sulle palline ho applicato il Glossy Accents.

Qui si può vedere il punto in cui ho rotto il trasferimento... purtroppo non mi è riuscito di rimediare.
Però sono particolarmente orgogliosa della ghirlanda che prima era argentata e ora no (indovinate grazie a cosa?).


E una tag dopo l'altra sta per finire novembre.
Lo so che sto scrivendo una banalità ma mi pare ieri che ho iniziato.

Ora attendo con ansia la Tag di dicembre per concludere questo anno e questo progetto che mi ha insegnato tantissimo e mi ha permesso di capire quello che davvero mi piace fare.
E non è mica poco, sapete?

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30 ottobre 2016

Ancora Halloween (tanto per cambiare) - 12 Tag 2016 Ottobre

15 commenti:
E vi informo subito che ho ancora delle altre cose da farvi vedere su questo argomento, quindi non passerò subito ai progetti di Natale.

Detto questo, siamo arrivati all'appuntamento mensile con Tim Holtz.


Come fu per la prima Tag con la quale ho partecipato al Progetto (senza arte ne' parte) uno degli elementi utilizzati è questo fantomatico foil.
Non lo avevo allora e non lo possiedo ora.
Ecco, l'ho detto, ma prometto che nel corso del 2017 almeno un foglio me lo procuro (ammesso che esista in fogli).

Per ovviare alla mancanza (che non sarà l'unica, il resto ve lo racconto dopo) ho utilizzato il Metallic Mixative color Argento che poi ho sfumato con un pastello Gelatos color Caffè Glacé.
Se considerate che il Mostro (# 660959) qui di seguito è stato fustellato su carta bianca vi rendete subito conto che l'effetto è grandioso (si, di sicuro c'è di meglio nella vita, come usare il foil).

Di solito odio con tutto il cuore e mezzo polmone le Thinlits ma devo dire che questo tipo che diventa dimensionale mi piace un sacco. Credo che prossimamente prenderò anche le sorelle (il Vampiro e lo Zombie). Quando le trovo in offerta.

Non avevo nemmeno l'Embossing Folder necessario, che ho pure cercato... perché lo vorrei proprio.


Così come ho cercato gli Ephemera di Halloween, e nemmeno quelli ho trovato.
Veramente per prima cosa ho tentato di capire quale fosse la traduzione di Ephemera e una volta afferrato il concetto ho iniziato a farmi i miei personali.
Siccome sono pochini ho deciso di scaricare delle immagini dalla rete e mescolarle insieme.

Eccone alcuni esempi, insieme agli orecchini che metterò domani.
Speravo di utilizzare questi Cameos Cripta per un progetto che però ho rimandato per mancanza di tempo. Quindi per ora li adopero così.


Mancanze e sostituzioni a parte devo dire che il risultato finale mi piace davvero.
Per la prima volta ho utilizzato il Collage Medium Crazing così ho capito finalmente a cosa serve.
Probabilmente l'effetto "crepato" viene evidenziato meglio utilizzando i Distress Crayons (ah, non ve lo avevo detto che non ho nemmeno quelli? No... strano. Mi pareva di si) però nell'insieme (ho sfumato sempre col pastello Gelatos) lo trovo un buon esperimento.


Io ora scappo ad intagliare due zucche.
Anche se ho gli occhi crepati pure io (e non a causa del Collage Medium Crazing) e casco dal sonno... non oso pensare alla riuscita
Ma tanto è Halloween e va bene tutto!


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26 settembre 2016

A Volte l'Impossibile... (12 Tag 2016 - Settembre)

39 commenti:
... resta impossibile.

Dunque vediamo.
Cosa posso dire questa volta per giustificare la non-riuscita di questa tag?

L'avevo fatta ed era strepitosa ma poi il cane se l'è mangiata...
Un classico che va sempre, non fosse altro che non ho cani, ma gatti.

Ecco. I Gatti se la sono mangiata.

Gnumpf... non regge.
Quei viaziatelli nemmeno mangiano i croccantini se non sono delle marche favorite, figuriamoci il cartone.

Ecco si. Ce l'ho, ce l'ho!
L'avevo realizzata ed era strepitosa (anzi di più!) ma una folata di vento l'ha fatta volare fuori dalla finestra della stanzetta da lavoro, è finita sotto un trattore, poi in una pozzanghera, i gatti ci hanno giocato al tiragraffi, quando me ne sono accorta e sono risuscita a recuperarla il danno era troppo grande il tempo per rimediare non c'era e quindi eccola qua (tiro il fiato, faccio scendere una lacrima - che ci sta sempre bene - e mando giù un groppone in gola).



Funziona la patetica scusa?
E allora che posso dire?
Niente. Non ho attenuanti, mi appello al vostro giudizio (*).

E dire che le tecniche di ispirazione di questo mese non mi parevano troppo complicate (e precisamente Paint Patina e Alcohol Ink Resist). 
L'uso della carta Yupo è stato una bella scoperta e pasticciare con gli alcohol ink divertente e rilassante.
Basta sgocciolare e mescolare e ti par di essere il Piccolo Chimico.


Poi ho timbrato la scritta, sopra la carta Yupo, usando un tampone di Archival Ink e, come per magia, una volta strofinato leggermente con un panno, riappare la base chiara.
(Magari la scelta della scritta è stata un po' infelice, avrei dovuto optare per una figura. Che ovviamente non avevo).



Insomma il punto di partenza mi pareva buono (le premesse a mio avviso c'erano tutte) ma poi mi sono scoraggiata quando c'è stato da lavorare con la Blending Solutions.
In parole povere avrei dovuto togliere leggermente l'inchiostro grazie al tamponcino di foam imbevuto di soluzione per fare apparire il disegno di uno stencil.
Io non ci sono riuscita; devo fare ancora molta pratica si, decisamente.

Quindi alla fine della fiera mi sono arresa e ho utilizzato il foglio che avevo rovinato con i miei goffi tentativi (si vede ancora la timbrata seguire la freccia, pliiz).
Ci ho ributtato sopra gli inchiostri...

... e, grazie a due puncher, ne ho ricavato dei fiori.

Per fissarli ho dato fondo a un po' della "ferramenta" che stazionava nella scatola dei bottoni da tempo immemore...

... che io francamente non ho mai capito come si applicano certi tipi di automatici.
Secondo me non è possibile, punto e basta. E probabilmente giacche e giacconi a cui appartenevano non le abbiamo nemmeno più.
In ogni modo, dopo averli trattati con la tecnica Distress Paint Patina, per simulare la ruggine o l'ossido, con la colla a caldo su di una Tag vanno alla perfezione.


Una volta completata e fotografata mi sono detta: dai che manca poco a dicembre in fin dei conti, e quindi chiudiamola qua!


(*) a dire il vero un motivo ci sarebbe... mercoledì Edoardo sarà ricoverato in Day Hospital per gli esami necessari all'intervento di asportazione delle adenoidi.
Vi dirò. L'idea del prelievo (che non ha mai fatto) e soprattutto dell'anestesia totale mi fanno venire le gambe molli.
Io ci provo a distrarmi un pochino ma non mi sento molto in vena di sperimentazioni in questo giorni.
Ma la carta Yupo ve la volevo mostrare perché la trovo davvero spettacolare!

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 12 Tag 2016

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Aggiornamento
Sono davvero felice di comunicare che questa Tag è tra le dieci vincitrici del mese di settembre. 
Se volete vedere le altre nove (che sono davvero straordinarie)
le trovate nella presentazione del progetto di Ottobre.
Io da parte mia sono anche un po' (tanto) commossa. Sul serio!
http://timholtz.com/12-tags-of-2016-october/

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29 agosto 2016

Lettere d'Amore... (12 Tag 2016 - Agosto)

8 commenti:
Eccoci all'appuntamento mensile con le Tag!

In effetti è quasi l'unico appuntamento che vi riserva il mio blog ultimamente (a parte qualche rara eccezione) e il motivo l'ho anticipato in alcune risposte ai commenti.

A mio figlio "i lavoretti non piacciono".
Vi assicuro che non si tratta di un messaggio subliminale difficile da cogliere oppure un qualche velato riferimento che potrei avere frainteso.
Niente di tutto questo.
Me lo ha detto in faccia!

Da dove arriva questa insofferenza? È presto detto.
Quest'anno per la prima volta ha partecipato ai centri estivi e prima di iniziare ha chiesto: "Mamma, cosa è che si fa ai centri estivi?".
Io, che non ho poi tutta questa grande esperienza in materia (mai fatti, e chissà se c'erano), ho risposto in maniera evasiva: "Si gioca".

Lui era soddisfatto di questa cosa ed è morta là.

Un paio di settimane dopo mi ha confidato che ai centri estivi si gioca solo cinque minuti (facendo 5 con la manina aperta) e, mentre sono tutti contenti che corrono in giardino, una maestra urla "LABORATORIOOO".
E si va dentro a fare "lavoretti, mamma! Ma Hai Capito? LA VO RE TTI". (*)

Giuro, ho sentito le maiuscole.

Ho replicato che mi pareva una cosa bella ma ho avuto indietro uno sguardo di sufficienza perdendo molti punti nella sua personale classifica.
Punti che ho ripreso solo nel momento in cui ha capito che riesco a centrare i bersagli con la NERF.

Big Shot = lavoretti
Lavoretti = bleah
Big Shot = bleah

La tregua è concessa solo per decorare il Natale e il suo compleanno... quando gli ho fatto presente che abolire i lavoretti in assoluto ne avrebbe compromesso la riuscita c'è stata la sottoscrizione di un armistizio in proposito.
Inoltre gli fa piacere quando realizzo qualche cosa per l'asilo.
"Ma deve essere colorata, non come quella roba là" (indicando una bellissima -per me- scatoletta in cartoncino kraft). (**)

Quindi, considerando che quando Edoardo manca da casa manco anche io (che sono al lavoro) e parimenti quando Edoardo è in casa ci sono anche io... i conti sono presto fatti.
I "lavoretti" sono archiviati a rari momenti (davvero molto rari, credetemi).

Ciò non toglie che ho altre cose da mostrarvi, delle quali non ho ancora terminato il post.
Ma in questo caso Edoardo non c'entra. La colpa è solo mia.

Ecco, ormai sarete tramortite dalle chiacchiere e scommetto che non vi ricordate più l'oggetto del post.
Ci torno subito!

La Tag di Agosto.

Le tecniche remixate arrivano dalle proposte del 2013 e del 2014 e sono "Brayered Stains" e"Frameworks".


Ero partita fin da subito con l'idea di utilizzare la fustella "Feather Duo" (#660237) ma strada facendo mi sono un pochino arenata ripiegando su un altro soggetto, con chiavi e serrature che non mi convincevano molto.
Poi, colpo di fortuna! È arrivato in tempi rapidissimi un timbro dalla Bolilla che mi ha fatto ritornare sul progetto iniziale.


Vi dirò, ho avuto dei problemi con la prima tecnica... devo studiare ancora sui metodi di stesure dell'inchiosto perché, anche se il risultato finale mi piace, non è esattamente quello che avrei dovuto ottenere.

Con Frameworks invece non è che avessi molto da scegliere. Di fustelle di quel tipo ne ho due in tutto quindi va dall'una all'altra. E viceversa.
In ogni modo la riuscita è interessante e dà modo di utilizzare i ritagli di carta e altri materiali diversi (seta, iuta, metallo).

A proposito di materiali "inusuali" in questa tag ho inserito anche una piccola boccetta di vetro...

... infatti la mia idea iniziale era quella della penna con il calamaio.
La difficoltà stava nel realizzare un liquido solido (non volevo solo sporcare le pareti interne, ma nemmeno ripiegare sulla cera come per la Explosion Box dello scorso anno) e l'ho ottenuto mescolando il Glimmer Glam al Glossy Accents (ci va una nottata di asciugatura).

Non ho ancora tentato con i Distress. Conto Spero di provarci presto. (***)

Direi che è tutto.
Mentre scrivo ho ancora le dita sporche di verde.
Ma voi come è che lo togliete il colore dalle mani?
Credo che in ufficio siano stanchi di vedermi ridotta così quasi ogni lunedì...

(*) ho scandito così come lo dice Edoardo, non come si va a capo... tanto per chiarire.
(**) spero di farci rientrare anche Halloween.
(***) appunto per Halloween vorrei creare delle boccettine colorate per una idea che mi frulla in testa.

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 12 Tag 2016
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25 luglio 2016

Si, viaggiare (12 Tag 2016 - Luglio)

18 commenti:
Per coloro che si stessero chiedendo come mai partecipo ancora al progetto delle 12 Tag la risposta è presto detta:
non lo so.

A questo punto metto subito le mani avanti dicendo che ripongo le mie speranze in quella di agosto. La scoprirò durante le vacanze e che il Cielo me la mandi buona (statisticamente dovrà pur uscire qualche cosa che ho anche io!).

Ecco, questo è il giro di boa. Vi rimando al post originale; le tecniche remixate questo mese sono state Watercolor Resist e Layered Words, entrambe del 2015.

calerò subito un pietoso velo sul fatto che non ho fustelline con l'alfabeto. E nemmeno credo che succederà a breve (conto molto sulle risorse di Babbo Natale) e quindi ho ripiegato su di una Movers & Shapers che personalmente mi piace un sacco (Wish - #657078).

A proposito di Natale questa fustellina magnetica (insieme ad altre sue compagne) mi sarà molto utile per un progetto del quale vi parlerò a novembre, prima voglio essere sicura di farcela.
E visti i chiari di luna di questi ultimi periodi...

Per tagliare i bordi superiore ed inferiore del foglietto ho utilizzato un'altra fustella che mi piace moltissimo. Si tratta di una On the Edge (Torn Notebook - #658555). 

Le stelline sono delle micro paillettes che possiedo da circa 30 anni; non ho idea di quale fosse il loro uso e tanto meno da dove siano arrivate. È finalmente giunto anche il loro momento (perché le stelline, quelle dell'originale, mica le avevo. E cosa ve lo dico a fare?).

Il timbro far parte di una bellissima serie di 4 (Schoolhouse Mini Blueprints) ed è stato colorato con i pastelli acquerellabili Caran d'Ache (ehm) mentre per lo sfondo ho utilizzato un Gelatos Metallic.
L'inchiostro usato per la timbrata è lo StazOn nero che non si sbrodola con l'acqua.
I bordi sono invece sporcati con il Distress Walnut Stain e l'effetto vintage è stato ottenuto anche grazie al timbro Spills and Splatters (Stampers Anonymous) e al Distress Marker Spritzer che comunque funziona alla grande anche con altri pennarelli (io ho provato con gli Staedtler presi al Lidl e va che è una figata al cubo).
Di Distress Markers ne ho tre di numero e nessuno dei colori che possiedo era adatto. Ovvio.


Con una seconda fustellina magnetica Movers & Shapers (Mini Airplane & Cloud - #660238) ho tagliato un piccolo aeroplano dopo aver rivestito il cartoncino con della pellicola per alimenti prima stropicciata e poi nuovamente distesa.

La Tag nel suo insieme non mi dispiace anche se mi pare un po' spoglia; forse la mancanza di qualche elemento in rilievo mi disturba un pochino.
O forse è il senso di imbarazzo nel presentare un progetto che nulla ha a che vedere con l'originale.

Ma ripongo sempre le mie speranze nel lavoro del mese seguente... male che vada a dicembre dovrei aver acquisito un po' di pratica.

Grazie per la pazienza che state portando nel leggere i miei vaneggiamenti.

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29 giugno 2016

Taglia, Cuci, Ama (12 Tag 2016 - Giugno)

20 commenti:
Il ritardo con cui arrivo a realizzare le etichette del progetto ultimamente sta rasentando livelli imbarazzanti.

Una concomitanza di fattori ha reso possibile questo fatto increscioso:
- la confezione dei regalini per le maestre (no, non ho ancora scritto il post, nemmeno in bozze, ma spero che veda presto la luce);
- una settimana di vacanze al mare io e il mio Edoardo da soli.
In albergo!
Che pacchia. Erano anni che non andavo più in albergo (6, esattamente) e devo dire che c'ha un suo bel perché!
- l'oggettiva mancanza del materiale.

Ragazze, diventa sempre più difficile.
Per me, intendo.
In questo caso io avevo solo la fustella (Dapper # 661192).

Le tecniche remixate da Tim Holtz nel post sono Tissue Wrap Collage e Stancil Plaid alle quali vi rimando per i dettagli.


Vi dico solo questo...
fino all'ultimo ero indecisa se farla questa tag (l'ho confezionata tutta oggi pomeriggio, non senza difficoltà) e mi sono letteralmente buttata.
Non possedendo il materiale che è stato scelto per la sua realizzazione ho cercato di trovare dei sostituti plausibili; ho optato per la carta forno!
Che ho decorato con un timbro che riporta la trama grossa della garza con l'inchiostro StazOn color Ganache (stupendo).
L'ho incollata poi su del cartoncino di recupero beige chiaro con della Vinavil nella quale ho diluito dell'inchiostro Distress Wild Honey.
Una volta che tutto si è asciugato ho fustellato l'etichetta.
L'effetto tessuto resta sul rovescio, mentre sul diritto ho timbrato la forbice da cucito.


La seconda tag è stata realizzata sempre con cartoncino di recupero (le vaschette delle merendine, per intenderci) sui cui ho incollato del tessuto non tessuto color crema al quale ho dato l'aspetto del Tartan Scozzese (per lo meno ho tentato di...) con gli inchiostri.
No, Tim Holtz non ha usato il TNT. Lo so, lo so.


Per fare i bottoncini ho inserito nei forellini (che crea la fustella) dei piccoli strass di vetro verde bottiglia.
Così come è verde la cucitura a macchina che unisce le due tag insieme (che comunque sono incollate) e il nastro.
Un fiore all'occhiello, un pezzo di metro da sarto (è rotto, potevo forse buttarlo?), bottoni, ago, filo e un ditale...


... un piccolo charm a forma di macchina da cucire completa il tutto.


Ho terminato e pubblico non senza vergogna la Tag solo perché mi sono imposta di farla ogni mese... però fin da subito non mi ha particolarmente ispirata questo progetto.
Direi che il risultato lo dimostra ampiamente.
Speriamo bene per quella di Luglio.


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 12 Tag 2016

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Mentre componevo la Tag mi è tornato alla mente il libro "Taglia, cuci, Ama" di Amanda Addison.
Io l'ho letto un po' di anni fa, ormai, ma lo ricordo con affetto.
È una lettura estiva leggera e piacevole, senza grandi storie di amore o di avventura ma invece ricco di stoffe e cucito!
Ve ne ho parlato anche in passato.
Mi piaceva molto l'idea dell'autrice di creare delle collane di stoffa con i ritagli degli abiti appartenuti ai loro proprietari e non più utilizzati ma che potevano rappresentare dei bei ricordi.
Tanto per dire perché ho scelto questo titolo per il post, ecco.
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