25 settembre 2015

Keep Calm

36 commenti:

Avete visto? Un altro post! Son proprio tornata.

Però di calendari editoriali non se ne parla, scrivo quando posso e mi impegnerò a realizzare dei post più o meno intereressanti.

Questo, ad esempio, lo sarà per Maira che, mi dice, a lei piace leggere delle mie vicissitudini.

Come vi ho anticipato nello scorso post, la mia stanza dei casini avrebbe potuto digitosamente essere considerata una vera postazione di lavoro. E così è stato per una manciata di minuti.

Ecco, scrivere questo post mi costa un pochetto, in dignità intendo, perché vi mostrerò il livello di "sepoltaggine casalinga" a cui era arrivata la stanzetta in questione (solo lei per fortuna, il resto della casa aveva un aspetto abbastanza onorevole).

D'altro canto una immagine vale più di mille parole e questa ne vale un milione.
Questa foto risale al 30 settembre 2014.

Ora, in tutta franchezza, vi sfido a battermi.

Non è che me ne vanto, sia chiaro... nemmeno mi capacito di come possa essere giunta a questo punto.

Sta di fatto che, folgorata sulla via per Damasco, ho preso in mano la situazione e ho compiuto (modestamente) il miracolo:
 


Passatemi la foto col cellulare, non ho di meglio da mostrarvi.
Però non entrerò nel dettaglio con la fila di scaffali che si trovano (trovavano) sulla destra, a ragion veduta nascosti dalla porta, perché vi assicuro che la visione potrebbe nuocere in modo grave alla vostra salute.

Fidatevi sulla parola!

Non ho un laboratorio, non ho una craft room come quelle che si vedono su Youtube o Pinterest.
Tutte in tinta con i colorini e i triangolini sulle pareti.
Oppure la fila di cassettini tutti coordinati.
O la seggiolina rosa rifinita all'uncinetto.
No, non ho tutto questo, ma ero così tanto felice per la mia semplice stanzetta che, presa dall'entusiasmo, mi sono lanciata in acquisti di fustelle di ogni foggia (non per vantarmi ma ne ho di bellissime!).
E infatti avevo preparato la Big Shot in pole position...

Davvero troppo bello per durare e quindi Giove Pluvio ci ha messo lo zampino con questo risultato (foto scattata con cellulare alle 4.01 del mattino).


Ho pianto, sapete?
Per il nervoso, per la tristezza, per la rabbia.
Ho pianto, urlato, inveito e dormito una sola ora prima di andare in ufficio.

In ogni caso non tutto il male viene per nuocere.

Quando ho sistemato la cameretta ci avevo messo anche le cose di Edoardo in modo da poter "giocare insieme" nella stessa stanza.
Ma lo spazio non era moltissimo.

Ora Luigi ha colto l'occasione per smontare il letto singolo che stanziava lì senza grande utilità e dare una mano di pittura alle pareti che ne avevano tanto bisogno (bianco).
La motivazione (che ha manifestato ad alta voce proprio oggi, anche se io già lo sospettavo) è quella che in vista del Natale, sapendo già come butterà, non vuole più vedere roba mia in cucina!
Come è lungimirante mio marito!

Io ho spostato i mobili.
Gli scaffali hanno preso il posto del letto. Le vetrinette usciranno proprio da lì; verso altri luoghi ed altri laghi (cit.).



E' ancora tutto in alto mare (in senso letterale. Ho in modo equo distribuito tutte le mie cose nelle rimanenti stanze della casa), però conto di riuscire a completare l'impresa durante questo fine settimana.
Sennò finirò il prossimo.
Non ho fretta.

Intanto, tra una passata di aspirapolvere e una lucidata del legno, ho fatto il primo quadretto che già è stato appeso.
Una stampa "keep calm" circondata da un metro di carta, di quelli che si trovano nei set da cucito.

Lo stavo per buttare ma poi ho avuto l'illuminazione!

E voi, dove è che esprimete la vostra "creatività"?
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17 settembre 2015

Ricomincio da Tre...

43 commenti:

... e quindi io, voi e il blog.

Io, che cercherò di essere costante da qui a chi lo sa.

Voi, che ho trascurato (vergogna a me!) ma che comunque mi avete scritto e commentato in questi mesi di silenzio, perché siete davvero troppo buone!

E il Blog.
Che non ha risentito molto della mia assenza devo dire.
Ma qualche post nuovo lo devo pur fare, giusto?
Se non altro per farmi perdonare del tradimento estivo a favore di facebook (lo giuro, non succederà più) e non tanto con la pagina omonima (che ancora non ho capito come riesca a tirare avanti) ma con i gruppi che mi hanno attratta come la luce attira la falena e a volte con lo stesso misero risultato.

Non li ho abbandonati tutti, sono onesta.
Molti non solo sono davvero utili, ma anche frequentati da persone carine, gentili e disponibili.
Grazie a loro ho nuovi progetti in testa che farò in modo di realizzare per mostrarveli.

Ma ora veniamo alla vita vera!

La casa nuova ha già un tetto mentre quella vecchia ne ha uno che lascia entrare la pioggia.
Che non è mica simpatico, sapete?

La mia craft room ha potuto brevemente fregiarsi di tale titolo.
Giusto il tempo di documentare con alcune foto (e quindi c'ho le prove!) e poi ho dovuto smantellare tutto.
Fatalità l'acqua dove poteva cadere secondo voi?

Pazienza, i lavori sono quasi terminati (perché ormai, visto che ci siamo, il tetto lo rifacciamo nuovo) e Luigi mi darà una mano a riorganizzare la stanza. Vi terrò informate sugli sviluppi.

Proprio mentre sto scrivendo ho come sottofondo il rumore della fiamma ossidrica e di coppi che vengono fissati sul tetto.
Più quello di tre persone che ci camminano sopra.
Mi sa che tra poco prendo un moment.
 
Edoardo ieri ha ripreso l'asilo con grande entusiasmo.
Ora è dei "medi" e, non essendoci il gruppo dei "grandi" nella sua classe, si sente molto avanti.
Le foglie le ho comunque disegnate con i pennarelli per il tessuto, anche se quest'anno mi ero presa per tempo.
Ragazze, 'sto sistema è troppo comodo, che vi devo dire?

Le vacanze in montagna sono trascorse bene, ma sembrano così lontane che il beneficio è trascurabile.

Durante l'estate il mio ometto ha imparato a correre senza rotelline e io mi sto allenando con lui.
Lui è un fulmine e io, che corro a piedi, sono davvero davvero un rottame.
Ma conto di rimettermi in forma (prima o poi succederà! Sono fiduciosa).

I MegaSale estivi di Sizzix hanno colpito (again) e il mio parco fustelle si è incrementato parecchio.
Provate a dire quante ne ho provate fino ad ora? Ve lo svelo subito io: nessuna!
Ma anche in questo frangente sono fiduciosa!

Entrerò prossimamente nel dettaglio di tutto quello che fino ad ora vi ho accennato. 

Ora però raccontatemi di voi!
Siete contente che sono ancora qui?
Se non lo siete, non ditemelo... oppure trovate un modo carino per farlo.

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