31 maggio 2013

Varie e eventuali... Maggio

19 commenti:
Questo mese è stato un pochino pesante, sotto parecchi punti di vista.

Il tempo per dedicarsi ad attività "creative" è stato molto poco.

Il tempo atmosferico è stato a dir poco schifoso.

Io avevo sempre le palle girate Il mio umore è stato abbastanza incostante.

Diciamola tutta, se mi fossi trovata ancora nel mio stato pre-matrimoniale avrei gestito la cosa così


ma visto e considerato che sono moglie e madre devo darmi un contegno, tirarmi su le maniche e fare buon viso a cattiva sorte... anche perché altrimenti mi ritroverò nello stato pre-matrimoniale mio malgrado.

Alzi una mano chi ha capito qualche cosa di quanto ho scritto.

Ora che mezzo post se ne è andato in boiate vediamo nel dettaglio cosa è successo di interessante questo mese.


Bon, finito il post!

No, dai. Vi lascio con questa immagine e un quesito da risolvere.

Che cosa apparirà?


Lo scoprirete prossimamente

Eppoi...

Avete presente quei divisori paffuti di aria che si usano per gl imballaggi?
Bene, ho finalmente trovato il modo alternativo per utilizzarli ieri sera mentre cercavo disperatamente dei sacchettini dove riporre i vari fustellati per fare in modo che non si rovinassero mescolandoli tutti insieme.


Lo so lo so... Probabilmente ho scoperto l'acqua calda. Ma non ci avevo mai pensato.


E per finire due cose due.

La prima: le avete viste le icone sociali nella barra a destra?
Le ha create mia sorella e io, si si proprio io, con le mie manine le ho installate grazie al corso di blogging di Alex (santa subito!).
Se volete la raccolta dei cartoni della Pimpa non avete da fare altro che cliccare sulla mia icona che porta a Youtube (non è ancora completa ma la sto aggiornando un po' per volta).

La seconda: sto provando una macchina fotografica nuova. Si chiama Canon EOS 1000D e la prenderei usata, quindi è nuova "per me".
Solo per capire come funziona e utilizzare le impostazioni minime dovrò prendermi almeno una settimana di ferie.

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26 maggio 2013

La Foto della Domenica - Maggio/4

8 commenti:
Buona domenica!

Le foto che vi mostro le ho scattate ieri.

Mia cugina mi ha chiesto un favore; deve preparare i libretti per la chiusura dell'anno scolastico e vorrebbe decorare la copertina. Le ho preparato una specie di mini catalogo di fustellati (non ho molte fustelle, e di quelle "non molte" la metà sono a tema natalizio).


I miei preferiti sono i palloncini e la libellula... Ma vedremo su quale fustella cadrà la scelta.

Sono stata molto professionale. Le ho portato anche la copertina dell'album dei cartoncini (lidl) per scegliere i colori che preferisce.

Visto che avrei dovuto finire i compilare i 730, ma l'entusiasmo era a quota -824, ho voluto fare un esperimento di copertina alternativa.

Ve lo ricordate quando tra i buoni propositi avevo messo "imparare i rudimenti dello scrapbooking"? Ecco, ho pensato, se mai inizio mai imparerò.

Questo è il mio primo esperimento. Vi dico subito che non ne sono entusiasta e quindi attendo delle critiche costruttive per fare meglio la prossima volta.
Sono partita da un cartoncino (quelli che accompagnano i fascicoli delle enciclopedie in edicola. Ve l'ho detto che sto collezionando i Puffi? No? Ecco, ve lo dico ora) e ci ho attaccato sopra un foglio di quaderno rosa a quadretti. Poi delle strisce di carta a quadretti più grandi per metterci sopra...

 
... le scritte che ho fatto a matita, solo per capire come distribuirle.
Anche se a dirla tutta non lo ho capito; comunque sia, saranno cancellate e rifatte.

L'idea di utilizzare un ritaglio di jeans l'ho rubata qui (Chiara, vale come Pin al Mese?).

Nella taschina, che ho cucito a macchina, ho messo due matite colorate (ora che le vedo, magari avrei dovuto rivestirle di carta, ma non ci ho pensato e ormai l'ho regalato. Sarà per il prossimo) un'attache, e un'etichetta (dall'altro lato è rosa intenso).


Siccome ho sbagliato fin da subito cucendo la taschina sul pannellino già rivestito fronte e retro ho dovuto provvedere incollandoci sopra qualche cosa...


 ... e di fatto ha perso il suo poter essere "copertina" per diventare cosa? Bho. E chi lo sa.
Mi da l'idea di poterci attaccare delle foto.
Il lato B è più semplice ma ho ripreso dei dettagli (una striscia di jeans e dei fiori stilizzati) che richiamassero  il lato A più fricchettone.

Adesso io vi chiedo:
- che colla usate? Che a me sono rimaste delle orribili macchiette un po' ovunque;
- quali sono gli errori più evidenti?
- fate un po' ad capocchiam, oppure vi preparate degli schemi prima per distribuire gli elementi?
- ma, secondo voi, come inizio ci può stare oppure è meglio che mi dedichi solo al cucito?
- e, soprattutto, due anni è troppo pesto per iniziare? (*)


Con queste foto partecipo con tanto piacere alla raccolta di 
Foto della Domenica 



 (*) Edoardo gira gira, ma dentro la Big Shot non c'è niente. Poi gli mostro i ritagli di altre fustellate e gli dico "che bravo!". E lui ride, tutto contento!
Che pessima che sono...


§§§

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19 maggio 2013

La Foto della Domenica - Maggio/3

10 commenti:
Oggi siamo rimasti a casa; stamattina pioveva, Luigi non ha potuto lavorare nelle vigne e ha quindi  rimandato i trattamenti programmati a questo pomeriggio (strano ma vero ha smesso di piovere!)

Edoardo sta facendo il suo pisolino, io ne approfitto per accorciare dei pantaloni.

Siccome devo rimandare a più tardi il momento della cucitura a macchina (sennò lo sveglio e non combino più niente) ho iniziato a riporre un po' di ninnoli.

Vi blocco subito prima che pensiate ad un gesto estremo di decluttering oppure a una pulizia dello spazio feng shui!
Trattasi del tentativo di mettere in salvo alcuni dei miei oggetti che hanno la peculiarità di essere:
1) belli da vedere (mamma io voglio! Miooooo)
2) fragili (mamma... si è  "otto". E non "lo ho rotto". Quasi che l'oggetto in questione in un gesto estremo, lanciandosi nel vuoto, abbia tentato di mettere fine alla sua esistenza).

Attenzione Sandra e Chiara.
Le immagini che seguono sono a alto tasso di Gufosità.

Iniziamo con un ferito di guerra...


... incollato alla meno peggio. Ha dato il via all'operazione "salviamo i superstiti"!

Poi, a seguire.


Questo credo sia di marmo. E' tra i miei preferiti.


 Insieme a questo


Poi ci sono loro...




Bene.
Tutti in scatola!

Ora, visto che vi ho parlato di Gufi, vi mostro un post che ho caricato il 29 dicembre 2011.

In realtà il 29 dicembre di quell'anno ne ho inseriti molti di post.
Erano gli ultimi giorni di "congedo parentale", quando decisi di creare questo Blog; possedevo solo le foto recuperate nelle cartelle del pc. Foto di vecchi lavori.
Mi ero ripromessa di aggiungerci dei testi prima di mettere tutto online. Invece alla fine il blog è stato pubblicato e quei post iniziali sono rimasti lì, abbandonati a loro stessi.

Ora un po' alla volta  cercherò di presentarli un po' meglio.
Tutto questo ha una doppia finalità:
a) rendere più ordinato il blog e (soprattutto)
b) fare da riempitivo fino a che non riesco a mostrarvi i progetti su cui sto lavorando!

Questo completino è stato realizzato qualche anno fa.

Si tratta di una commissione... ma di quelle che piacciono a me (io lavoro "ad estro" non riesco a stare dentro dei vincoli troppo forti).

Mi è stato dato del tessuto di cotone e la richiesta era:

"Fai quello che vuoi tu basta che ci metti il Gufo"

E così ho fatto!



 Ecco il Gufo!


Il tessuto in questione era uno strofinaccio per i piatti...
Con delle fantasie così belle che non ho saputo resistere.

Quindi la coda di quello che era un pavone è finita sul frontino.


E con la parte decorata con i fiori psichedelici ci ho fatto la fodera interna.



La modella è Blythe di cui vi ho già parlato qui.
Si chiama Giuggiola.


§§§

Con queste foto partecipo con tanto piacere alla raccolta di 
Foto della Domenica 



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13 maggio 2013

Festa della Mamma, ovvero la Rivincita dei Post Tardivi

45 commenti:
Bon...
L'idea è più o meno questa.
Perché pubblicare il post destinato alla festa della mamma proprio il giorno della festa della mamma?
Si rischia che vada smarrito tra tutti gli altri post che, diciamocela tutta, hanno delle foto migliori, sono scritti meglio e, soprattutto, hanno davvero qualcosa da dire.

Ecco la furbata!

Lo facciamo il giorno dopo che così si nota di più.

No, non è vero. Non ci sono riuscita a farlo prima. Siamo partiti sabato e io fino a venerdì non avevo combinato una cippa (non che poi abbia fatto chissà che, sia chiaro. Anzi. E' meglio che saltiate questo post inutile e andiate subito a controllare le previsioni del tempo per il fine settimana. Già fatto? Sarà ancora brutto, ovviamente. Vabbè, allora rimanete qui con me).

Ho cercato fino all'ultimo di convincere almeno uno degli uomini della mia famiglia a farmi un regalo.
Ora, io non sono un uomo. Edoardo ha due anni.
La scelta ovvia ricadeva su Luigi che però giudica queste feste "commerciali" e quindi secondo lui sono solo fuffa.

Sarà anche vero... però però.
Almeno un fiore. Andava bene anche il mazzo di ortiche che raccolse Sandra (senza l'ape, che ormai si fa una fatica a trovarle. Anzi, il vero regalo sarebbe proprio l'ape).

Dove ero rimasta? Ah si.  (ma perché mi perdo sempre in chiacchiere?)
Un regalo per la festa della mamma.
Me lo sono fatto io, da sola.

Il giovedì che sono andata al Lidl per comprare le bolle di sapone


(qui abbiamo un debole per le bolle, ho provato a farle da sola ma vengono una porcheria. Ci metterò la glicerina, che il miele come stabilizzante non funziona. O forse sbaglio le dosi? Non so...)  ho visto una distesa di piantine di roselline rosse. Bellissime, davvero.


Poi mi sono fatta un bigliettino


e poi uno per la mia mamma.

Uno per la mamma di Luigi (che se aspettiamo lui)...


...e la zia?
Quando è la festa della Zia? E chi lo sa. Io ho deciso che fosse domenica. Insieme a quella della mamma (e infatti ho preso le roselline anche per la zia).


Ora attendo fiduciosa che Edoardo vada all'asilo. Così potrò iniziare la mia personale raccolta dei Lavoretti per la Festa della Mamma (sperando che non vengano realizzati solo con i rotoli di carta igienica, vero Stefania?).

§§§

A proposito dei regali che non mi fa Luigi, vi racconto questo aneddoto che mi è tornato in mente giusto oggi che ero a pranzo con le colleghe.

Quando nacque Edoardo (aprile 2011) mi aspettavo un regalino da mio marito. Insomma, mi pare che si usi.
Trascorso un mesetto durante il quale lo guardavo fiduciosa chiedendo con gli occhi stellati "dov'è dov'è" e ricevevo come risposta


ho pensato: a quest'uomo serve un aiutino!

Al che buttavo là qualche messaggio subliminale. Del tipo.

Ma guarda quanto è strano! Adoro l'ametista e non possiedo assolutamente niente che monti questa pietra (non è che vado matta per i gioielli, e li porto pure poco, ma l'ametista mi piace sul serio).

Lui


Ecco.
C'è da dire che per mio marito il suono "Ametista" non ha nessun significato.
Potrei aver detto sgrangogno, oppure derintrgoalgu, che ho ottenuto digitando a caso sulla tastiera. E' uguale.

Ametista potrebbe essere:
- la classe a cui appartiene una pianta grassa;
- un piatto tipico sudamericano;
- il nome della ex badante di mia suocera.

Un giorno l'ho visto al piccì e, sbirciando casualmente alle sue spalle, ho letto che cercava la parola "ametista".

Ho pensato è fatta!

Evviva. Evviva! Sono un genio.

Infatti il giorno del battesimo di Edoardo ho ricevuto questi


Puf. Tutta la mia genialità è sparita in un lampo.
Ho deglutito ricacciando in gola un gemito di disappunto e ho chiesto "gentilmente":

Scusa. Ma tutto quel cine sul piccì... Non avevi capito che volevo una ametista?

Lui: questa E' una ametista

Io: se non hai capito cosa volevo me lo potevi chiedere. L'ametista è viola. Non prendermi in giro.

Lui: me lo ha detto il gioielliere. Questa E' una ametista.

Io: ti ha fregato. Adesso gliela riporti indietro.

Al che ne è seguita un pochino di maretta fino a che ho scoperto che si, esiste l'ametista gialla.

Ovviamente io ho chiesto scusa, mortificata e ho detto che era davvero bellissima.

In conclusione, anche se a caval donato ecc. ecc. io continuo a preferire quella viola e, nonostante tutto, non ho ancora capito come ottenere un regalo senza richiedere espressamente quello che mi serve, altrimenti non mi sarei dovuta comprare da sola le roselline. Giusto?

Lo so... lo so. Sono bieca e meschina.
E' vero!

PS: Se volete fare i tulipani di cartoncino li trovate qui.

PPS: Con le ortiche ci si cucina un risotto speciale. Anche il "pasticcio" viene che è una favola!

§§§

Con questo post partecipo alla raccolta di Maggio di 
e alla
con molto piacere!
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12 maggio 2013

La Foto della Domenica - Maggio/2

6 commenti:
Eccoci di ritorno dal fine settimana in montagna...

Mi dicono che qui ha piovuto. Strano.
Dove eravamo noi nevicava (un pochino solo).


Eccoci nella Galleria - iaa- iaaa - ooooh


(e poi parte la mucca muu - la pecora beeee. Edoardo non ha capito la differenza tra le due cose, evidentemente. E chi siamo noi per contraddirlo?)

E ora siamo quasi fuori dal tunnel - ell - ell - ell (noi in macchina ci divertiamo così. Che ci volete fare?)


Foto "orende" lo so. Ma mi faceva ridere l'idea.

Questa invece l'ho scattata pensando a Chiara


(ho visto solo di sfuggita i tuoi post, così come ho letto dallo smartcoso gli ultimi articoli di Sandra. Passo domani a trovarvi tutte!).

Non è un Gufo. E' vero.

E' una Civetta...


§§§

Con queste foto partecipo con tanto piacere alla raccolta di 
Foto della Domenica 



PS: grazie per i commenti, per le e-mail, per le nuove iscritte che follouano. Per tutto insomma.
Domani passo a trovarvi tutti tutti tutti... che adesso mi tocca andare a fare lavatrici. Qua non la condividiamo appieno l'idea di Clini. Probabilmente sbagliamo noi.

PPS: Non è che mi sia sfuggito il fatto che oggi è (era) la festa della mamma. Mi sono comprata le rose e mi sono fatta un biglietto di auguri. Ma la questione merita un post a parte che pubblicherò in settimana. Non credo ci sia la "Brigata Controllo Post Tardivi" che mi sanzionerà per questo. Oppure si?
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8 maggio 2013

Basta un poco di zucchero...

39 commenti:
... e il burro, la farina, il latte, il lievito.

Nota bene

Il testo che segue l'ho scritto il 7 giugno 2009.
Facciamo un po' di amarcord.

Quando scrivevo che le torte "sono venute una figata" ci credevo sul serio.
Adesso, ovviamente, mi sembrano banali e mediocri (meno di mediocre cosa c'è?) ma all'epoca ne ero particolarmente fiera.
Quindi non una parola sull'argomento, compatitemi in silenzio.
Ah.. mi scuso sin d'ora per il linguaggio colorito.

Mi sono ricordata di questo post leggendo Alex che parlava di Muffin.
Non per vantarmi, ma i Muffin... quelli sì mi vengono una figata!

Tutto è iniziato quel dì.

(Rileggerò queste parole tra quattro anni e mi vergognerò profondamente di quanto ho scritto).

§§§

Prologo. Metà aprile mia sorella ci invita a casa "sua" (l'appartamento è mio, ma da quando mi sono sposata ci abita lei).

Cena in occasione del "lancio" della nuova campagna pubblicitaria sulla quale sta lavorando.

Io che sono tutta presa dai miei esperimenti con il marshmallow fondant dico:

Ti faccio una torta tutta decorata!! (fino ad ora ne ho fatte due, con risultati soddisfacenti.
Ma che cazzo dico?! Sono venute una figata!).

Lei: nonononononono... che non va bene. Non ci sta. Non è in tema con la serata.

Io: ...

Lei: ...

(wind, commossa, ringrazia)

Io: cosa vuol dire che non è in tema? E' un dolce. Si mangia.

Lei: nonononono... non va bene, perché siamo in piedi, siamo tanti, è una cosa "rustica".

Io: rustica?

Lei: ho fatto anche la frittata. Anzi, passa tu a prenderla dalla mamma prima di venire qua.

(della serie "ho fatto")

Io: cosa faccio allora?

Lei: bho...

(Mi viene in mente che tempo fa ho preso una teglia da muffin, da dodici.
Non so nemmeno perché, non li ho mai fatti)

Io: magari provo a fare i muffin (sottovoce).

Lei: SISISISISISI!!! Fai i muffin!!
Ciao!

Io: Ciao.

Nota. Le telefonate con mia sorella sono sempre così. Di solito ci parliamo a spizzichi mentre stiamo facendo tutt'altro. Siamo distratte dagli altri avvenimenti della vita.
Poi di solito arriva mia madre che, fatalmente, sente una di noi due al telefono subito dopo e riporta all'altra delle informazioni completamente diverse da quelle che credevamo di aver capito.
Questo ha generato non pochi equivoci che per essere risolti richiedono un secondo giro di telefonate (comprerò delle azioni della wind).
Fatta la premessa dovremmo aver imparato a prestare più attenzione a quello che ci diciamo al telefono. Invece no.

Torniamo ai muffin. Anzi... alla ricerca della ricetta dei muffin.
Ho quintali di libri di cucina a casa, ma mi ritrovo ad utilizzare sempre google.
Digito "Muffin" ed il primo risultato che appare è l'american muffin del sito Giallo Zafferano.
Leggo gli ingredienti. A parte il bicarbonato ho tutto.

La ricetta è semplicissima e non si può sbagliare nemmeno volendo.
Seguo alla lettera dosi e procedimento con l'unica differenza che a me di muffin ne vengono fuori 24 e non 12 (ho gli stampi piccini, evidentemente).
Non si sporca in giro e con due ciotole alla fine me la cavo. Bella 'sta ricetta!

In conclusione ne faccio 48. Uno lo assaggio, metà io e metà Luigi. Oserei dire PERFETTO.
Anzi, lo dico proprio! Perfetto. Senza timore di smentita!
(Il bicarbonato non è indispensabile).

Una spolverizzata di zucchero a velo e arriviamo al punto dolente.
Dove si mettono 47 muffin?

All'improvviso mi appare nitida la scena di Bree Van De Kamp con il suo cesto di dolcetti... oppure Charlotte che va a scusarsi con Samantha, dopo averle detto che la sua vagina è inclusa negli itinerari di New York, con un cesto di muffin.

Ho capito due cose:

1) guardo troppa televisione
2) mi serve un cesto!

Ed io lo ho!!

Lo ho il cesto. Una figata di cesto per di più. Bello alto, a cilindro, non uno di quei soliti cestini insulsi. Un cesto vero! "Il Cesto"!

Cerco della cotonina per rivestirlo ma non è il massimo, la fisso ai bordi. Sarà una cosa temporanea. Giusto per stasera.
Lo riempio di muffin. E' uno spettacolo.

Andiamo a prelevare la frittata (lascio in pegno un muffin alla mamma) e ci avviamo con i nostri 46 muffin nel Cesto.
Fortuna che non ho altre tappe.

Cena, chiacchiere, dvd e muffin.

Successone.

Epilogo.

Ecco... ora faccio muffin su commissione.

Ogni evento "mondano" che vede coinvolta la mia famiglia pare richiedere prepotentemente la presenza dei muffin.
Ho cominciato a provare anche altri ingredienti per gustose varianti (le goccioline di cioccolato fondente, le mandorle tritate, la vaniglia).
Ho comprato anche delle teglie con formati diversi.
La scorsa settimana ho preso della cotonina a quadretti vichy rossi e bianchi, per rivestire "Il Cesto". Il rivestimento doveva essere però removibile, per poterlo lavare, ovvio.

Il Cesto (sempre lui): eccolo oggi pronto a partire in trasferta.


Unico neo della situazione.... dover sempre dire:
"Ah, scusa. Il cesto me lo riporto a casa. Sai, ho solo quello!".


§§

Epilogo dell'epilogo.

Oggi ho quattro teglie da Muffin da 12.
Due teglie da Mini-muffin da 24.
Due teglie da Muffin a funghetto.
Due teglie da Mega-muffin.

Dite che sono sufficienti? 

Li lascio "al naturale" con la forma classica? 
Anche in versione mignon...


 ... o li faccio a Funghetto?

  
 Li ricopro con la crema di burro... (circa 14.053 kcalorie per ettogrammo di prodotto)?


oppure con altre creme all'assurdo gusto di bubble gum?


Comunque sia... sono sempre una figata!

 

Quasi dimenticavo... mi sono organizzata.
Quando vado in visita con i Muffin compro un cesto che poi regalo.
Il Cesto iniziale è sempre qui con me.
Si, lo so. Il rivestimento l'ho confezionato malamente. Il bordo doveva essere tagliato in sbieco. Rimedierò!

§§§
Con questo post partecipo al Linky Party # 54 di Alex


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